La storia del camouflage

La storia del Camouflage, dalle grandi guerre alla moda militare

3 Giugno, 2015

Il Camouflage e le sue contraddizioni: dallo sparire all’apparire, dalla guerra alla pace. Una tendenza nata in guerra ed usata a fine anni 60 dalle donne che indossando divise mimetiche manifestavano a favore della pace, una tendenza nata dall’esigenza di nascondersi dal nemico ed evolutasi fino a soddisfare il desiderio di non passare inosservati, anzi, di mostrarsi (belli) agli occhi degli altri.

All’inizio del 900 i soldati indossavano uniformi a tinta unita di colore molto acceso, sia per creare maggiore distinzione tra gli eserciti durante le battaglie e sia perché si credeva che più evidente fosse il colore e più i nemici desistessero dall’attacco…fino a quando con la guerra di trincea la tendenza cambiò e si iniziò a cercare di rendersi il meno visibili possibile, fino a camuffarsi con l’ambiente circostante mimetizzandosi nella natura, con colori quindi legati ai paesaggi nei quali si combattevano le battaglie: nero, verde, kaki, marrone nelle sue diverse tonalità.

Una curiosità è che l’Esercito Francese, che fu il primo ad abbinare lo studio del camuffamento alle forze armate, istituendo un vero e proprio Corpo all’interno del Quartier Generale Francese, fu però l’unico a non adottare per tutta la seconda Guerra Mondiale alcun capo mimetico.

Contrariamente all’esercito francese, l’uso dei capi mimetici si è diffuso in maniera esponenziale sia nell’arte (basti citare l’esponente più famoso Andy Warhol e la sua serie Camouflage Self-Portrait, con la quale l’artista sperimentò il mimetismo con colori tutt’altro che mimetici) e sia nell’enorme ed eclettico mondo della moda, divenendo uno dei must delle collezioni casual e passando dalla passerella a tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Il Camouflage riveste non solo abiti, maglie, pantaloni, underwear ma anche accessori come scarpe, berretti, borse, cellulari e perfino autovetture, con una tendenza ben lontana dal volersi nascondere e quindi con l’uso di colori accesi, anche fluo, che vanno dal giallo al rosa shocking, passando per l’arancione, il verde, il bianco, l’azzurro, e qualsiasi combinazione venga in mente ai guru della moda!